L’Unione Europea attribuisce il marchio di tutela DOP – Denominazione di Origine Protetta a quei prodotti alimentari le cui peculiari caratteristiche dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti, sia in virtù di fattori naturali (ad esempio i terreni, il clima, ecc..), sia di fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità, savoir-faire, ...) che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva, stabilita da un apposito disciplinare di produzione che ne regolamenta anche le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione.
In Italia la DOP si classifica in ambito enologico in DOC e DOCG, i più alti riconoscimenti tradizionalmente attribuiti ai vini italiani a controllo e tutela del consumatore, che ne attestano l’origine e la buona qualità. In virtù della consuetudine del loro uso la legge prevede che tali denominazioni possano essere utilizzate nella designazione dei vini da sole oppure unitamente alla menzione comunitaria.
In Italia la DOP si classifica in ambito enologico in DOC e DOCG, i più alti riconoscimenti tradizionalmente attribuiti ai vini italiani a controllo e tutela del consumatore, che ne attestano l’origine e la buona qualità. In virtù della consuetudine del loro uso la legge prevede che tali denominazioni possano essere utilizzate nella designazione dei vini da sole oppure unitamente alla menzione comunitaria.